Grazie per l’attenzione Elisabetta
SCAMBIO DI ORE
Grazie per l’attenzione Elisabetta
Università del Tempo Libero “P.Verri”
Associazione Villa Monguzzi Biassono
Nicolas Reeves Tuthankamon
Leospo- Tosi Vivere nell’antico Egitto Giunti
F.Arborio Mella L’Egitto dei Faraoni Mursia
Maurizio Damiano Antico Egitto Electa
Valery Esperian Akenaton l’eretico Fanucci ed.
Stefania Bonura Alla scoperta dei segreti dell’Antico Egitto Newton Compton
Buona lettura
Elisabetta
Note:
Candele di varie misure, vasetti in vetro, Forbici e scotch biadesivo, pennarelli oro e argento, biglietti da visita neutri Corda,nastri di raso, rafia, passamanerie, ecc. Bottoni, legnetti, rami di pino, piccole pigne, oggettistica in legno (stelline, alberelli, ecc.) Fiori secchi, bacche, stecche di cannella, fette di arance o mele essiccate
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Il 25 novembre è il giorno dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne: non dobbiamo quindi né festeggiare, né recriminare e nemmeno commemorare… dobbiamo solo unire le nostre forze per prendere coscienza, per autoeducarci non a sopportare, ma ad alzare la testa e pretendere l’applicazione dei nostri diritti. E , soprattutto, dobbiamo imparare ad educare bambini e giovani, maschi e femmine, adulti e anziani al rifiuto della violenza in qualunque sua forma e contro chiunque.
Sradicata la violenza dall’animo degli uomini avremo eliminato la strage silenziosa di tante donne, ma anche l’intolleranza verso le diversità, il bullismo, il falso paternalismo, il concetto di proprietà su un altro essere umano.
Il nucleo del problema è l’educazione secolare che ha dato al maschio la priorità, la condizione di preminenza, l’atteggiamento di prevaricazione nelle grandi, ma anche nelle piccole cose, la mancanza di rispetto in nome di una inesistente e mai raggiunta superiorità sociale.
Perché questo è l’archetipo che accomuna tanti uomini (e, purtroppo anche tante donne che accettano e subiscono) uomini cresciuti nella convinzione che possedere più forza fisica sia fonte di diritti e privilegi.
Potremmo usare tante belle frasi fatte che circolano da un po’ di tempo come “ la violenza è il rifugio dei deboli”, “la violenza è l’ultima risorsa dei vigliacchi”, “si compensa con la violenza la mancanza di auto considerazione”… tutte cose sacrosante, ma sappiamo anche che non è con gli slogan che si fa la rivoluzione o che si cambia una realtà fattuale, bensì con la cultura, attraverso la strada della consapevolezza e dell’orgoglio di genere, dell’educazione e del cambiamento.
Questo piccolo simbolo, la nostra panchina rossa, è solo un asterisco nel lungo e faticoso percorso della nostra rivoluzione, un promemoria sotto gli occhi di tutti per ricordare chi è caduto, ma anche chi si è ribellato ed è risorto a nuova vita, e anche per ricordare che la violenza di genere è equiparabile all’odio razziale, all’ignoranza delle regole sociali, al concetto stesso di società civile.
La panchina rossa deve ricordare che le leggi ci sono, anche se arrivate molto tardi, nel ’56 lo jus corrigendi, nel ’68 il delitto di adulterio, nel ’75 la riforma del Diritto di famiglia, nell’ ’81 le disposizioni sul delitto d’onore e nel 2011 la Convenzione di Istambul (non ratificata però da molti paesi).
I legislatori dunque hanno concretamente cercato di fare la loro parte, ora tocca a noi pretendere e lottare perché queste norme entrino nella mentalità comune, ricordare in ogni momento che il nostro corpo e la nostra vita appartengono solo a noi, che nessuna donna è proprietà di qualcuno, che ogni donna è portatrice degli stessi sacrosanti diritti di fronte alla società, alla legge e agli uomini.
Pensiamo a tutto questo quando passiamo davanti alla panchina rossa e parliamone ai nostri figli.
Elisabetta Bodini
ADDOBBI CREATIVI Materiale necessario per il laboratorio in programma giovedì 2 dicembre 2021 dalle 14:45 alle 17:30 Due o più regali già incartati con carta da pacco di colore neutro Forbici e scotch biadesivo Spago, cordoncino, nastri di raso, rafia, passamanerie, ecc. Bottoni, legnetti, rami di pino, piccole pigne, oggettistica in legno (stelline, alberelli, ecc.), avanzi di carta da regalo Fiori secchi, bacche, stecche di cannella, fette di arance o mele essiccate
E finalmente si ricomincia! Volutamente non accennerò ai due brutti anni che ci stiamo lasciando alle spalle, è ora di voltare pagina e rimboccarsi le maniche.
Un grazie di cuore a chi ha avuto la pazienza di aspettare rinnovandoci la propria fiducia e simpatia, un altro doveroso grazie a chi ci ha appena ”scoperti” facendo salire ancora il numero dei nostri iscritti.
Come avrete modo di leggere sul piano annuale dei corsi 2021/22 ritroviamo vecchi e affezionati amici come i docenti dei corsi di pittura e disegno, le grandi donne della storia, il corso su Raffaello, gli elementi di primo soccorso, ma anche qualche interessante novità come il mai iniziato corso sugli Egizi, il corso di Fotografia, un nuovissimo corso di Filosofia, la Letteratura, la Fisioterapia, l’approccio teorico allo Yoga, la teoria della Ginnastica pelvica, e ancora, come realizzare le decorazioni natalizie e pasquali per le nostre case e molto altro….
Inutile dilungarsi perché troverete tutte le informazioni, il calendario e gli orari qui sotto.
L’unica cosa che non mi stancherò mai di ripetere e tutti i nostri iscritti ben sanno e condividono con noi è lo scopo della nostra Università che è dare informazioni qualificate su tante materie e tenere viva la memoria e la voglia di rimettersi in gioco, qualunque sia la nostra età e qualunque sia stato il nostro lavoro, poiché la Cultura non ha età, né qualifica professionale o titolo di studio…. la Cultura è di tutti, la Cultura è per tutti.
Elisabetta Bodini